A cura dell’Avv. Francesco Belcastro
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La tassa automobilistica (o bollo auto) è un tributo locale che grava sugli autoveicoli e motoveicoli immatricolati nella Repubblica Italiana, il cui versamento è a favore delle Regioni di residenza.
Il possesso si presume dall’iscrizione nel Pubblico Registro Automobilistico (PRA) anche se è ammessa la prova contraria.
Ma in quanto si prescrive il bollo auto?
Il termine di prescrizione del bollo auto è di TRE ANNI che però iniziano a decorrere dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui la tassa automobilistica doveva essere versata e terminano, quindi, il 31 dicembre del terzo anno.
Quindi ad oggi, in assenza di atti interruttivi, SONO POTENZIALMENTE PRESCRITTI TUTTI I BOLLI CHE ANDAVANO PAGATI NEL 2016.
In rete non mancano articoli che parlano di richieste che devono considerarsi illegittime o di prescrizione che colpisce “quasi come un fulmine” il bollo auto, una volta decorso il termine sopra indicato.
ATTENZIONE PERCHÈ NON È ASSOLUTAMENTE COSÌ’!!
Ritenere prescritto e quindi ignorare una richiesta di pagamento di un bollo che doveva essere pagato nel 2016 o anche prima, sarebbe un grave errore.
La prescrizione infatti non è assolutamente automatica ma può venirci in soccorso solo in determinati casi.
Innanzitutto nell’arco dei tre anni, non deve essere arrivata alcuna richiesta di pagamento (di solito ciò si verifica tramite avviso di accertamento) poiché in tal caso il termine dei tre anni si interrompe e inizia a decorrere da capo, a partire dal giorno successivo a quello del ricevimento dell’atto interruttivo. Anche questo secondo periodo di tre anni può essere a sua volta interrotto da altra richiesta, di solito mediante cartella esattoriale, anch’essa soggetta – limitatamente al bollo auto – ad analogo termine di prescrizione triennale.
Verificato quanto sopra in ogni caso la prescrizione deve essere dichiarata dalla Commissione Tributaria competente a cui il destinatario della richiesta “tardiva” di pagamento deve rivolgersi, magari previa autotutela (personalmente o tramite un professionista abilitato, per esempio un avvocato) nel termine di sessanta giorni dal ricevimento della richiesta di pagamento se effettuata mediante avviso di accertamento o cartella esattoriale.
Ma il bollo auto è immune al Corona Virus?
Il decreto Cura Italia, varato negli scorsi giorni dal Governo, non contiene proroghe al pagamento del bollo auto. Tuttavia, il bollo è una tassa a carattere regionale: dunque, il provvedimento di proroga può essere deciso dalle singole Regioni e province autonome, che possono prevedere deroghe alla disposizione generale.
Allo stato hanno provveduto a far slittare i termini per il pagamento circa metà delle regioni italiane. Nella lista non figura la Calabria anche se è presumibile che sia la Calabria che le altre regioni adotteranno provvedimenti analoghi.
Al momento per i cittadini calabresi l’unico effetto del Corona Virus è che se avessero ricevuto un avviso di accertamento o una cartella esattoriale i relativi termini per impugnarla (60 giorni) sono sospesi dal 9 marzo all’11 Maggio, per come appena prorogato (inizialmente era stato stabilito il periodo 9 marzo – 15 aprile).
Se si è destinatari di una richiesta di pagamento di bollo auto, così come in qualsiasi altro caso, è ovviamente consigliabile rivolgersi ad un legale.
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